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amicizia, aspettami alzata, El Dorado, in viaggio, lontano da te, ora arrivo, pausa, ricerca della felicità, ristoro, sto arrivando, tu, vorrei rivederti
“E’ passata una settimana dall’ultima tappa, il cammino si sta facendo meno accidentato ma non senza qualche difficoltà.
Ho passato le caverne buie, caratteristica di questa valle, graffiandomi le mani e bagnandole con le sole mie lacrime. Unico lume a guidarmi, il buon senso e un accendino. Più e più volte ho pensato di dare fuoco al tabacco che portavo nella sacca da viaggio. Lo conservo per le grandi occasioni, da condividere con gli amici a compendio di un momento di piacere, quasi per cercare di ricordare per un attimo l’atmosfera accogliente che mi ha visto fumare con gli amici di sempre. Disdetta, o meglio, fortuna: il tabacco era troppo umido e non ammicciava. Sospiro, rimetto a posto e continuo il cammino.
Finalmente l’altro ieri, il primo rifugio sicuro, dopo il buio. Ho rivisto luoghi familiari, sono stato con i miei amici ed ho riempito le scorte di Speranza. Un caldo tepore nel cuore e la rassicurazione che i miei piedi ce la possono fare.
Non indugio oltremodo, non perderò tempo a cullarmi di ricordi: so che questo non è più il mio posto, quindi in marcia!
Butto il naso fuori dell’uscio, l’aria umida e fredda di questa giornata uggiosa sta lasciando il posto a quella fredda e assolata di fine Febbraio. Presto sarà primavera e i suoi cancelli saranno meglio riconoscibili.
El Dorado, sto arrivando!”
Tratto da Diario di un Viaggiatore di Johnatan Dante