A volte mi sento uno scrittore.
E’ buffo avere questi pensieri, dato che in realtà oso comportarmi come tale e quindi non dovrei pormi, nella mia presunzione, dubbi sulla mia posizione. Ma, ammesso e non concesso che questa sia la mia condizione, questa è la sensazione che provo ogni volta che metto per iscritto qualcosa e di questo parlerò.
Gli eventi mi passano dinnanzi agli occhi e la mia mano si muove da sola, come in un gesto istintivo, afferrando la mia adorata penna-gel e imbrattando di inchiostro il mio fedele taccuino. Inizialmente non ho le idee ben chiare su cosa riportare sulle sue pagine, anzi, mi sembra un peccato rovinarle con delle macchie di inchiostro nero tracciate sul foglio senza un motivo preciso, tant’è che il più delle volte sono tentato di riporre la penna sul tavolo e interrompere quella spinta, quella voglia, quell’impeto di scrivere, di comportarmi come uno scrittore. Inoltre, se considero l’uso improprio della mia lingua madre (l’italiano), la punteggiatura, l’uso degli avverbi o dello slang giovanile riportato nel maggiore dei casi in modo improprio e scorretto, posso tranquillamente abbandonare il mio intento.
Ma ecco che emerge: è l’idea, l’ispirazione, la voglia di lasciare il segno, seppur minuscolo nella storia dell’umanità o, semplicemente, di lasciare una traccia del mio passaggio. Guardo la mia mano: tiene ancora stretta la penna gel in una morsa a tratti dolce ma per certi versi intrisa di un’isteria che mi ha causato quel fastidioso callo al dito medio. Colpa del modo di imbracciare quell’arma? o della furia messa nel farlo? non lo saprei proprio dire. Dirò piuttosto di quello che nasce da quella stretta: puoi osservarla fin da subito, come scintille dallo sfrigolio di metallo, così l’inchiostro sgorga dalla penna che danza sul foglio, e la mia mano danza con lei, da una parte all’altra del foglio, in un continuo scrivere, riposare, correggere, depennare… inchiostrare. E lo scritto prende vita. Un po’ come succede e sta succedendo a questo post stesso. Puoi ritrovare le stesse dinamiche della calligrafia in una solenne battitura a due mani della mia tastiera.
A questo punto è il lettore a dover decidere: sono uno scrittore o un presunto tale?
ombreflessuose said:
Caro John, da quel poco che leggo e percepisco di te, sei per me
un’ anima sensibile, in cui scorre l’inchiostro indelebile del poeta.
Mistral
johndscripts said:
Sono contento di averti colpito con la mia semplicità
Aspetto tuoi nuovi versi o nuove visite su questo blog.
A presto!
J.
ombreflessuose said:
Buon Natale anima sensibile
Un abbraccio
Mistral
johndscripts said:
Rispondo adesso a questo augurio, per ringraziarti e… “battere un colpo”
Ricambio teneramente l’abbraccio invernale con uno più estivo
A presto
Johnatan
Claudio Torchio said:
Questa presentazione, oltre che densa di sensibilità ed ironia, è oltremodo intrigante e stimolante la lettura…
Grazie per la tua visita e per l’opportunità che mi dai di leggere qualcosa di bello!
Ciao
Claudio
johndscripts said:
Grazie di queste parole, Claudio, ogni lettore è il benvenuto.
Questo spazio, nato ovviamente per gioco, è alimentato dalla voglia di mettere nero su bianco i miei pensieri.
All’inizio usavo il Moleskine, annotavo i miei pensieri come quasi un diario, ora sono evoluto al blog, perdendo forse un po’ di intimità, ma incontrando altre anime sensibili.
E’ bello incontrarsi in questa piazza, dove le vie dei nostri blog giungono con tanti pensieri, sentimenti e passioni.
vedovascalza said:
Sentirsi “uno scrittore” è una bellissima sensazione e credo che quando uno viva di parole debba avere questa piacevolissima presunzione di sentirsi così speciale :)
johndscripts said:
Ho passato qualche minuto a rimirare la tua impronta “scalza”: un tocco rapido e molto delicato :)
Quanto a me, mi cullo di questa presunzione e cerco di ripagarla con le parole dei miei post.
Ora più che uno scrittore mi sento un poeta… è stata una metamorfosi non voluta, dato che ho iniziato il mio blog con una storiella e sto continuando con delle poesie d’amore…
acquario2012 said:
Non devi bloccare i tuoi istinti! Hai fatto benissimo ad andare avanti nello scrivere :) Segui il tuo cuore, il tuo intuito … sempre!
johndscripts said:
Ciao Acquario,
diciamo che ogni tanto cambio la forma con cui mi esprimo: ho avuto da adolescente il periodo “diario” da quello delle foto per poi passare ai racconti per poi tornare alle foto… fino a che ora scrivo storielle in “versi”.
Il mio cuore lo seguo, ora più che mai, perché batte all’impazzata. Adoro il periodo degli amori, soprattutto quello in cui non riesci a ragionare con lucidità e ti affidi ad un qualsiasi pensiero, anche irrazionale, che alimenta il fuoco che hai dentro.
Mi ha fatto piacere leggerti
A presto! Torna pure quando desideri
Johnatan
acquario2012 said:
Si vede che hai l’animo da scrittore! Io per nulla…! Ma piace mettere x iscritto i miei pensieri, stile diario… :) Sembra un deja-vù, ma segui il tuo cuore non mente mai! Vale sempre, ora più che mai! Alex
johndscripts said:
Da quel poco che ho letto di tuo, sei brava anche tu. E’ vero che non bisogna pavoneggiarsi, ma rendiamo onore a chi se lo merita!
E poi la tua spontaneità è deliziosa… parola mia!
Ciao, Alex, ora so il tuo nome
Johnatan (Dante)
Dusty said:
Ciao Johnatan…
E’ da poco che ci leggiamo ma volevo chiederti,hai mai pubblicato qualcosa ?
ho spulciato un po’ in giro nell tuo blog,e devo dire che tutti i tuoi pensieri sono belli profondi sensibili..ma sembrano che sono incompiuti. Sembra che hanno bisogno di stendersi oltre. Quindi volevo sapere se hai pubblicato qualcosa o intendi farlo?
Cari saluti Auri.
johndscripts said:
Ciao Dusty/Auri,
Dici riguardo alle mie “poesie” oppure alle storielle che sto scrivendo? In entrambi i casi, sono storielle/pensieri che prendono spunto da quello che mi accade intorno o da quello che provo in un dato periodo. Come molti ho iniziato col diario delle superiori, per poi scrivere sul Moleskine (che devo ricomprare), per poi finire a scrivere sul blog. Non ho un “progetto” preciso, solo pensieri e parole.
No, non ho pubblicato nulla, ma un giorno… però… chissà che, dopo aver fatto ordine, non proponga qualcosa a qualche editore.
Mi segno il tuo contatto, se non ti dispiace…
Ciao a presto, allora
Johnatan (Dante)
Dusty said:
La mia carissima amica Argeta Brozi ,titolare di “Buterfly edizioni” ha sempre un occhio di riguardo per i emergenti. Quindi se mai avrai intenzione di publicare qualcosa..contata lei..e’ una donna di mille risorse :) ..ed e’ anche una brava scrittrice.
Detto questo…tu auguro buone scritture Jhonatan e buona giornata!
johndscripts said:
Ho dato un occhio al blog di Argeta: interessante come iniziativa: penso che posso prendermi una giornata per mettere a posto le poesie per mandarle in stampa ;)
Buona giornata anche a te!
Johnatan
Dusty said:
johndscripts said:
Grazie, segno anche questo :)
Elena said:
Complimenti! Le tue parole in questo blog sono di un animo sensibile….animo da scrittore!
johndscripts said:
Grazie Elena,
sono parole belle e gentili le tue…
Spero di catturare ancora la tua attenzione scrivendo qualcosa di bello…
A presto Allora
Johnatan
gianmarcoveggetti said:
bel blog! davvero!! ti seguirò volentieri e tu continua così!!
johndscripts said:
Grazie!
Ultimamente sto scrivendo poco… ma forse è la primavera che mi invita ad uscire, piuttosto che stare incollato al pc.
Un saluto, a presto!
gianmarcoveggetti said:
aspetto nuovi post!! non trascurare il blog! il blog è di vitale importanza…può cambiare il mondo e il modo di pensare della gente!!
gianmarcoveggetti said:
c’e’ un premio per te e per il tuo blog. dovevo premiare dei blog ed ho scelto il tuo. vai sul mio e nel post intitolato “very insiring blog” award capirai tutto! congratulazioni!!
johndscripts said:
Grazie, molto onorato ;)
nikeditrice said:
Hai un modo di scrivere molto interessante! Vieni a trovarci sul nostro sito, potrebbe interessarti!
johndscripts said:
Fatto!
A presto allora :)
nikeditrice said:
Certo, a presto!
tachimio said:
Questa sera sono andata ad un incontro dove si parlava di poesia. Sono state lette, da chi conduceva, alcune poesie e tra queste una canzone di Vecchioni : ”Sogna ragazzo, sogna”. Dovevamo captare le più illuminanti parole o piccole frasi che ci colpivano e buttare giù ciò che più ci veniva in mente. Io ho scelto una frase dalla canzone di Vecchioni, che mi ha dato l’inizio per questo che ho scritto e che ti voglio dedicare :” Ti ho lasciato un foglio sulla scrivania.Potrai riempirlo di parole, quelle che vorrai. Sarai libero di volare e il tuo pensiero vivrà per sempre. Cerca in te la tua via. Vedrai la tua mano tenere in mano la penna e quasi scivolare su quel foglio.Ogni tua parola è parte di te. Lascia un segno, che anche gli altri possano ascoltare la tua voce.” Isabella
johndscripts said:
Non conosco le canzoni di vecchioni ma codivido il tuo pensiero.
Grazie del tuo passaggio, spero ti sia piaciuto questo Blog :)
J.
tachimio said:
Si, mi è piaciuto. A presto .Isabella
anna mosca said:
Sono passata di qui per ringraziarti per il “Follow” al mio blog, che bello leggere questa tua introduzione alla tua persona! Per me è ancora più bello del movimento della penna o delle mani sulla tastiera il momento in cui si sentono arrivare le parole intorno alla nostra testa, dentro noi stessi, in cui sorgono, si ammassano per essere prese, scelte e deposte in ordine… e tutto questo accade quando si comincia. Buona scrittura!!!
johndscripts said:
Grazie a te, e benvenuta!
Hai proprio ragione: è un avvenimento incredibile la nascita dell’idea, dell’ispirazione.
A presto allora